LORENZA SAETTONE

Lorenza Saettone è una filosofa ma prestata alla tecnologia. Si specializza in epistemologia e cognitivismo presso l’Università di Genova. Incontra Scuola di Robotica attraverso un master in coding e robotica per le discipline scolastiche: da allora non ha mai smesso di collaborare con loro come formatrice e in diversi progetti internazionali. Dopo un periodo da docente di storia e filosofia, vince nel 2022 un bando di dottorato industriale con l’Università di ingegneria di Genova e Scuola di Robotica. Si tratta del dottorato dell’IRIM in “Robotics and Intelligent Machines”. In particolare si occupa di indagare l’impatto della diversità, individuale e culturale, sulle tecnologie robotiche e di AI.

Tra le altre passioni e attività ci sono il giornalismo e la scrittura. Contribuisce con articoli per diverse testate giornalistiche e scientifiche, occupandosi di esplorare gli impatti di varie tecnologie: videogame, artificial intelligence, robot, web, blockchain, metaverso…Scrive per Agenda Digitale, per cui cura personalmente la rubrica di Videogame Culture, e per Video Game Therapy, occupandosi specialmente di redigere articoli intorno ai temi psicologici legati al gaming. E’ inoltre formatrice per EuService, Spaggiari, Unipol.

Durante il Covid ha portato avanti un progetto di grande successo con i Lady Lazarus (Marcello Stefanelli e Gabriele Santucci), Max Manfredi e Federico Sirianni. Erano appuntamenti in streaming in cui si parlava di cultura e si condividevano video di musica. Centinaia le persone collegate, grazie alle quali sono ulteriormente stati raccolti migliaia di euro, donati alla Croce di Moneglia. Nel 2020 Lorenza Saettone ha pubblicato un saggio per l’Institute di Network Cultures di Amsterdam, intitolato The Web. Coronavirus e Web2.0: domande e risposte della filosofia. Il saggio è stato usato, in alcuni stralci, per il progetto musicale di Gabriele Priolo. Lorenza ha recitato personalmente le parti selezionate dentro a due brani dell’album La prigione dei pupazzi: Android e Intro. E’ stata anche attrice, nella parte di Elena nel Faustus di Marlowe, il cui testo è stato parzialmente riadattato da Max Manfredi. 

E’ poetessa e divoratrice di arte altrui: non potrebbe vivere senza e considera il buon gusto e l’estetica un dovere morale.